Rina Menzo è una pittrice siciliana che della sua vocazione ne ha fatto un lavoro.
Fin da bambina scopre l’amore per l’arte ed il disegno, prova un senso di benessere quando si trova davanti un foglio con le sue matite. Frequenta la scuola di moda, dove acquisisce le tecniche del disegno della figura umana. Dopo alcuni anni sperimenta diverse tecniche partecipando a corsi di perfezionamento di pittura e tecniche decorative del tessuto ed é in questi anni che scopre la passione per la pittura ad olio.
La sua formazione artistica avviene attraverso un corso privato di studi accademici ad Acitrezza (CT). Negli ultimi anni si avvicina alla tecnica dell’acquerello, mostrando maestria e competenza nell’uso dei colori.
Si distingue nella realizzazione di
opere in supporti di sughero.
Riflessi di viola
Il sughero viene esaltato come elemento naturale, la maestria sta nella stesura dei colori e nella lavorazione in negativo, i toni di colore sono invertiti, le ombre nascono dal sughero stesso. È illustratrice di diversi libri di poesie e progetti legati ai Miti della Sicilia.
In occasione del 750* anno di fondazione della chiesa del SS Salvatore di Enna viene chiamata per un’opera pubblica, realizza così un dipinto a olio in una Pala d’Altare che raffigura l’Evangelista Marco con il leone alato. Rina, ama più di ogni altro lo stile figurativo. In primo piano è quasi sempre la figura femminile legata ai vari stati d’animo, i quali sono rappresentativi ed emblematici di certe ricerche artistiche del ‘900.
Si discosta dall’idea classica di femminilità, rappresentando la donna in maniera dolce e misteriosa, legata ad un ornamento simbolico di bellezza e sensualità.
Gli sfondi eseguiti con gestualità sono surreali. Viene fatta una ricerca e un uso dei colori complementari e di contrasto che conducono alla sicilianità della pittrice stessa. La capacità eloquente di Rina è data dalla sintesi che riesce ad esprimere attraverso i suoi immaginari ritratti e di come attraverso gli occhi trova il riflesso dell’anima.